Nato sotto i pesci durante uno degli inverni più gelidi del 20° secolo, la sua street art esprime tutto ciò: segni alchemici, rune, divinità pagane ed esoterismo, sviluppando un’estetica che si discosta dalla street art classica. Inizia a scrivere nel 1999 e dal 2011 fa street art quasi esclusivamente in spazi abbandonati suscitando un interesse che lo porta ad essere intervistato nella trasmissione televisiva Occupy Deejay e da numerosi blog e webzine di carattere internazionale. Tra spazi abbandonati e festival per la Penisola illustra e cura le produzioni dell’etichetta indipendente PhobosLabel fondata da lui ed il musicista Flavio Zanuttini e per vari gruppi della scena indipendente italiana.